Decreto-legge “taglia TAR”: stop agli emendamenti in Commissione

L’attività parlamentare sui lavori di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, è ad un punto cruciale.

Giovedì in II Commissione Giustizia, si è concluso l’esame del provvedimento: nel dibattito, molto spazio ha avuto la questione della soppressione dei TAR. Alla fine è stato approvato il parere da trasmettere alla Commissione Affari Costituzionali (qui il testo integrale).

Sono state poste due condizioni alla soppressione dei TAR:

8) all’articolo 18, comma 1, sostituire le parole «1 ottobre 2014» con le seguenti «1 dicembre 2014». 

9) all’articolo 18, comma 1, primo periodo, dopo le parole «le sezioni staccate di tribunale amministrativo regionale» sono inserite le seguenti: «ad eccezione di quelle che si trovano in città sedi di Corti d’Appello e».

Riguardo la n. 8, nel parere si legge: “è necessario, in ogni caso, assicurare un maggior periodo per le operazioni di riorganizzazione territoriale spostando al 1 dicembre 2014 il termine attualmente previsto per il 1 ottobre 2014″. 

Riguardo alla condizione n. 9, introdotta su proposta dell’On. Berretta, si legge: “occorre, inoltre, stabilire un criterio di razionalizzazione rispetto alla soppressione, indiscriminata, di tutte le sedi staccate: la presenza, nella sede, della Corte d’appello, già ponderata in seguito alla riforma del 2011, costituisce un valido indicatore per il mantenimento della sezione staccata”. Pertanto, se tale condizione fosse recepita, sarebbero soppresse solo le sezioni di Latina, Parma e Pescara.

Non è stato dunque adottato il criterio di salvaguardia delle sezioni distaccate TAR con un carico di lavoro maggiore rispetto alle corrispondenti sedi di capoluogo.

Si segnala, inoltre, tale passaggio del parere: “la giustizia amministrativa non potrà provvedere agli oneri finanziari inevitabilmente conseguenti alla soppressione delle sezioni staccate a causa delle esigue risorse riconosciutele, come dimostrato dal fatto che già nell’anno 2013 ha dovuto attingere al suo fondo di riserva e rischia di rimanere senza disponibilità di alcun tipo, se non le verranno trasferiti i fondi del contributo unificato (circa cinquantuno milioni) che per legge le spettano”.

Sempre giovedì, la I Commissione Affari Costituzionali della Camera ha contemporaneamente continuato le audizioni nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui temi e le materie del DL n. 90. Tra l’altro, dopo la nostra formale dichiarazione di disponibilità a fornire elementi utili all’indagine, ieri la segreteria della Commissione ha chiesto ad Amministrativisti.it un contributo scritto, che abbiamo prontamente inviato.

Il termine per proporre emendamenti in Commissione è scaduto ieri 11 luglio 2014 alle ore 13.